061 - Ricordo bene lo smarrimento che mi colse, all'improvviso dalle spalle, non appena portai a termine il mio percorso ufficiale di studi. Sino a quel momento infatti ero stato 'amorevolmente' imboccato dai miei insegnanti, che si premuravano di scegliere per noi le letture più adatte.
Che fare una volta orfano di tali guide?
06 - Un nuovo inizio
05 - La resa dei conti
055 - Ogni faccenda ha i suoi aspetti positivi e, ovviamente, quelli negativi.
Mi risvegliai, come d'incanto, da quello strano sogno quasi decennale con il cranio pieno zeppo di teorie, congetture, argomentazioni, deduzioni, descrizioni, critiche.
04 - Stalli e svolte
048 - Completato, con abbondanza di seccature varie, il percorso triennale, decisi di rimanere ancora in ammollo in quell'ambiente: sebbene non mi aspettassi niente di eccezionale rispetto al passato, covavo la sensazione che sarebbe stato stupido abbandonare proprio in prossimità del tratto finale, considerando che la vita probabilmente non mi avrebbe concesso una seconda chance in questo senso.
03 - Nozioni preliminari ed effetti collaterali
041 - Ho sempre avuto la sensazione, sin dalle prime battute, che la materia oggetto dei miei studi mi potesse risultare utile (in linea con il motto: prendere le cose con filosofia) per vivere, e perché no, per morire, due delle attività in assoluto più complicate che l'individuo si trova ad affrontare.
02 - (D)istruzione di masse
036 - Possiamo paragonare il nostro cervello ad un computer: sin dalla nascita vengono caricati e installati vari pacchetti di informazioni che, al pari dei software per una macchina, ci permettono di svolgere le attività più disparate, da quelle vitali a quelle più tecniche e specialistiche.
01 - Il principio
“È spuntato il giorno in cui ci innalziamo dalle nostre infime sedi e ci portiamo, con un facile volo, sugli astri superni e ci dischiudiamo l'immensità dell'universo, non più immersi nell'odiate tenebre di un chiuso e profondo carcere”
Giordano Bruno – L'immenso e gli innumerevoli
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