001 - Guerriglia Filosofica è contaminazione.
Le seguenti righe, infatti, sono state ispirate e hanno accompagnato un lavoro in terracotta realizzato da S. circa due anni fa.
La scultura, che raffigura uno spermatozoo con la faccia decisamente preoccupata, condensa tutte le nostre angosce relative ad un futuro che potrebbe rivelarsi ben ricco di capitoli drammatici.
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Quando nacque Cristo la popolazione del nostro pianeta era di duecentocinquanta milioni – meno della metà della popolazione della Cina odierna.
Sedici secoli dopo, quando i Padri Pellegrini sbarcarono a Plymouth, le creature umane superavano di poco i cinquecento milioni.
Il giorno della firma della Dichiarazione d'Indipendenza, la popolazione mondiale superava il livello dei settecento milioni.
Nel 1931, quando io scrissi 'Il mondo nuovo', sfiorava i due miliardi.
Oggi – sono trascorsi appena ventisette anni – siamo due miliardi e ottocento milioni.
E domani?
[…] L'incremento annuo della popolazione umana si aggira sui quarantatré milioni. Ciò significa che ogni quattro anni al genere umano si aggiunge una popolazione pari a quella dell'India.
Col tasso di incremento vigente fra la nascita di Cristo e la morte della regina Elisabetta I, occorsero milleseicento anni perché la popolazione del globo raddoppiasse.
Col ritmo attuale raddoppierà in meno di mezzo secolo.
[…] Dopo Freud, dopo il behaviorismo, considerato che il produttore di massa ha bisogno cronico e disperato di un consumo di massa, che altro dovremmo attenderci? Ma in futuro, mi chiedo io, cos'altro dobbiamo attenderci?
Aldous Huxley – Ritorno al mondo nuovo (1931)
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Lettera aperta al dottor Aldous Huxley
Tanto tempo fa, Lei si interrogava sul futuro della specie umana e sulle forme che avrebbe assunto la vita su questo pianeta. Ha scritto pagine intrise di pessimismo, il suo messaggio non era rassicurante: bastava un pizzico di buon senso e una spolverata di acume per prevedere con precisione gli effetti dello stare tutti accalcati nella stessa stalla.
Dottor Huxley, forse non ci crederà, ma temo che l'inferno da lei immaginato sia davvero ben poca cosa rispetto allo spettacolo di cui siamo contemporaneamente attori, seppur secondari, e spettatori disattenti.
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Una monetina rotea vorticosa, brilla sospesa nell'aria.
Testa o croce? Al caso decidere il tuo destino, lo schieramento in cui ti troverai gettato.
Da una parte.
Sciami di migranti affamati, lanciati all'assalto dei caveau del benessere, si fanno catapultare come piccoli sassi dall'altra parte del muro; scappano dalle loro sfortune, stipati su canotti sgonfi e malconci, marciscono in sale d'aspetto a cielo aperto, immense piantagioni di miserabili.
Sul fronte opposto.
Occidente. Ammassi di traumi pregano che l'incantesimo non si spezzi, che il velo dell'inconsapevolezza protegga ancora dalla violenza di una verità terribile.
Rosicchiamo perennemente una crosta sottile di cioccolato al latte senza mai arrivare al nervo scoperto della nostra pesante catena.
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...e all'orizzonte si affaccia già un esercito di paure tutte nuove...
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