057 — A volte mi sento come Spud, uno dei personaggi di Trainspotting, che durante un colloquio di lavoro racconta alla commissione che avrebbe dovuto valutare la sua candidatura per un posto come animatore turistico: «me la spasso a vedere gli altri che se la spassano...»
È così che mi sento quando mi scorrono davanti tutte le persone, felici e liete, che passeggiano con i loro rispettivi quattro zampe, come se quasi riuscissi a succhiare, a rubare un po' della loro gioia.
A Su Maistu, invece, brillano gli occhi, come se fossero due laghetti rischiarati dalla luce della luna, quando mi dice che di lì a breve andrà a fare visita alla sua adoratissima nipotina...
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058 — Io credo proprio che in questa vita, per una scelta mia, è chiaro, non saprò cosa significa mettere al mondo un figlio\a, né tanto meno, dunque, non vivrò le sensazioni incredibili che inondano le persone quando diventano nonn*.
Allo stesso tempo, però, ci sono un sacco (pieno zeppo) di persone che non sanno minimamente, che non hanno neppure la più pallida idea, di cosa si provi, ad esempio, a farsi travolgere le cervella da un ottantina di milligrammi di DMT in free-base.
Certo, il diventare papà, mamma, nonno, nonna, implica tutta una serie di sacrifici, di fatiche, di responsabilità che non tutti si sentono in grado di gestire e di accettare.
Con le droghe, in questo senso, le cose risultano un tantino più semplici: basterebbero cinque minuti netti appena per mandare in orbita tra le galassie infinite un* qualsiasi di voi.
L'unico peccato è che moltissime persone non sanno nemmeno che esistano così tante strade per raggiungere le estasi.
Sono convinto, pur senza poterne avere la certezza, che quando parlo con gli altri delle mie adoratissime molecole, anche io ho gli occhi che mi brillano come due pozzanghere rischiarate dalla luce della luna piena...